Quanto costa un gelato?

Non scrivevo qualcosa di mio da un po’ e ora sono qui. Qualcosa è scattato mentre facevo qualche pigra ricerca di rassegna stampa, il mio modo per fare un punto su dove sta andando il mio lavoro, cosa generano gli sforzi quotidiani e il metro per misurare quanto ancora sono importanti le parole. Ma, soprattutto, quanto sono ancora brava a raccontare quello che vedo, sento, ascolto e trasmetterlo. Insomma, faccio i conti con la realtà. Reality checking.

Fatto. Devo ricominciare a scrivere di questo, ora.

Quanto costa un gelato artigianale? Sicuramente il tema dell’estate 2023, già però anticipato l’anno scorso. Sicuramente predetto dai rincari dell’energia e delle materie prime (zucchero e latte in primis) dello scorso inverno. Rincari che variano dal 22% al 34% a seconda delle fonti e dei mesi di rilevazione. In un bell’articolo della collega Fabiana Salsi su “La Cucina Italiana” vengono spiegate le motivazioni con la voce autorevole di Luciano Sbraga, direttore del Centro Studi FIPE. Che è la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi ed è forse una delle fonti più accreditate insieme a Coldiretti per parlare di questi aumenti. In Italia.

L’aumento dei prezzi del gelato artigianale non è cosa nuova ed era già nell’aria da almeno 12 mesi, come scriveva Dominik Straub per una testata tedesca intuendo già cosa si profilava all’orizzonte: la coppetta con rincari percentuali al di sopra dell’inflazione. I fattori, come dicevamo e come spiegano fonti più autorevoli di me, sono tanti. Aggiungo anche che i gelatieri di tutto il mondo uscivano da due anni di pandemia in cui non avevano assorbito altri aumenti di prezzo (i contenitori compostabili obbligatori, ad esempio) e non avevano predetto altri effetti della Pandemia, come la carenza di manodopera stagionale e non.

Insomma, perchè ho voluto ricominciare a scrivere proprio oggi? Perchè ho trovato una storia molto interessante che voglio approfondire e di cui voglio raccontarvi.

L’ambientazione è Cuba.

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