…discutevo con gli adulti di cosa preferissi mangiare. Ho un ricordo nettissimo. Mia nonna materna* che prova a rincorrermi nel corridoio per propinarmi una cotoletta. Non esistevano ancora quelle confezionate e come tutto era preparato con amore e perizia. Ma io no, volevo mangiare il coniglio al vino, le costolette d’agnello, la zuppa di ceci.
Al di sopra di tutto, però, ero una gran rompiscatole che passava le giornate a inventare storie. Poco più tardi avrei imparato a leggere e da lì ho iniziato a scrivere, disegnare e avere amici immaginari. Poi, dal Liceo Scientifico ho tentato e, per caso, sono riuscita a superare il test di ingresso a Scienze della Comunicazione.
Da lì ho iniziato a prendermi cura di storie legate alla cultura, l’ambiente e il cibo. Preferisco dire così, ma avete capito che sono una professionista della comunicazione. E anche giornalista pubblicista. Ho la fortuna di incontrare ogni giorno storie nuove. Ho aperto un primo blog nel 2001 che trovo adorabile e che voi non potrete mai leggere. Un altro lo ha seguito nel 2012 fino al 2017.
Questo è il terzo tentativo.
*Questa estate caldissima ha portato via nonna Giuseppina che mi riservava sempre i bocconi migliori e probabilmente per alcuni anni ha cercato di nutrirmi come poteva nonostante i capricci. Nonna che faceva la migliore parmigiana di melanzane del mondo (come tutte le nonne del Sud) e che detestava latte e derivati, ma adorava il gelato.

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